POLITICHE PUBBLICHE | In linea di principio, la commissione del Consiglio degli Stati vuole rendere obbligatoria l'adozione di concetti di protezione
La violenza a sfondo sessuale nelle strutture di assistenza ha conseguenze durature per le vittime. Se è importante punire gli autori di questi crimini, fare prevenzione è indispensabile. Dopo il Consiglio nazionale, anche la commissione incaricata dell’esame preliminare del Consiglio degli Stati sostiene sei mozioni dello stesso tenore che intendono rafforzare la prevenzione. Ma l'esame preliminare della situazione che essa richiede al Consiglio federale non è certamente indispensabile.
La protezione contro gli abusi sessuali, fisici e psichici a danno di persone vulnerabili deve avere la massima priorità. Lo Stato e la società hanno l’obbligo di prevenire tali infrazioni. Perché la sofferenza causata ha spesso per le vittime conseguenze psichiche che durano tutta la vita. Qualcosa si muove in Parlamento in questa direzione: sei importanti mozioni richiedono l’elaborazione di piani di protezione contro gli abusi sessuali. Questi devono essere implementati anche negli istituti che ospitano persone bisognose di assistenza.
Una preoccupazione ampiamente condivisa
Le consigliere nazionali di sei partiti – Tamara Funiciello, Lilian Studer, Greta Gysin, Patricia von Falkenstein, Priska Wismer-Felder e Kathrin Bertsch – hanno presentato mozioni di tenore analogo per conferire a questo tema l’importanza che merita. La commissione incaricata dell’esame preliminare del Consiglio degli Stati chiede che le mozioni siano trasmesse al Consiglio federale per l’attuazione.
Autorità federali in parte esitanti
Inizialmente, il Consiglio federale aveva raccomandato di respingere le mozioni. Lo scorso autunno, il Consiglio nazionale aveva ignorato tale raccomandazione e le aveva approvate. La commissione preparatoria del Consiglio degli Stati, la CSEC-E, si allinea ora al parere del Consiglio federale e chiede che quest'ultimo elabori preventivamente un rapporto. Sebbene ARTISET deplori questa deviazione, a suo avviso inutile, desidera soprattutto sottolineare che la commissione ritiene indispensabile l'elaborazione di un piano di misure per prevenire gli abusi.
Nell’interesse degli istituti per persone bisognose di assistenza
In seguito alla scoperta di un grave caso di abuso in un istituto per persone in situazione di handicap nel Cantone di Berna, le associazioni di categoria della federazione ARTISET avevano svolto un ruolo pionieristico nel 2011 firmando la carta «Noi vigiliamo!» insieme ad altre 14 associazioni. Si sono quindi impegnate per il rafforzamento della prevenzione degli abusi sessuali, dei maltrattamenti e di altre forme di violazione dell'integrità.
La prevenzione ora richiesta dalle mozioni dovrebbe quindi applicarsi a tutte le persone vulnerabili, comprese quelle che necessitano del sostegno fornito da istituti specializzati.
Occorre agire senza indugio
Servono misure efficaci: i piani di protezione devono essere elaborati ovunque sia necessario e devono avere carattere vincolante. I piani non sono sicuramente una panacea, ma rappresentano comunque un contributo importante e concreto alla prevenzione degli abusi. ARTISET e le associazioni di categoria CURAVIVA, INSOS e YOUVITA sostengono le iniziative parlamentari e chiedono una rapida attuazione, senza manovre dilatorie, di piani di protezione.
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