ARTISET | Retrospettiva della sessione invernale 2025
Nelle ultime tre settimane il Parlamento ha discusso un gran numero di oggetti. Prendetevi cinque minuti per scoprire i punti salienti della sessione invernale del Parlamento federale che abbiamo selezionato per voi.
Accesi dibattiti sul bilancio e sugli armamenti
Come previsto, la politica sociale e la sanità pubblica non sono state al centro della sessione invernale, che è stata invece caratterizzata da dibattiti sul bilancio e sugli armamenti. Mentre la sinistra ha criticato i tagli agli aiuti ai paesi stranieri, all’istruzione e al personale federale, i partiti borghesi hanno denunciato una crescita sproporzionata dei costi dovuta all’aumento del personale. Inoltre, le questioni relative agli armamenti e alla difesa nazionale sono state ampiamente discusse. Ad esempio, le imprese svizzere di armamenti saranno soggette a norme di esportazione meno severe. Nel 2026, il popolo avrà l’ultima parola in merito. Ma l’anno prossimo saranno prese importanti decisioni anche in materia di politica per le persone in situazione di handicap. Il Consiglio federale intende presentare il suo messaggio sull’iniziativa per l’inclusione entro la fine di febbraio. Sarà trattato parallelamente alla legge sui disabili. Nell’ambito della sanità pubblica, i dibattiti saranno incentrati sulla legge federale sulle condizioni di lavoro nel settore delle cure infermieristiche (LCIinf) e sul finanziamento delle cure palliative. Nella sessione invernale trascorsa, ARTISET ha anche preparato il terreno per questi oggetti, che rivestiranno grande importanza il prossimo anno.
25.3945 Mo. CAG-S «Maggiore chiarezza nell’ambito dell’assistenza al suicidio attraverso un monitoraggio»
Il Consiglio degli Stati ha nuovamente affrontato la questione del suicidio assistito nel contesto delle polemiche legate alla capsula per il suicidio Sarco. È stata discussa la questione dell’introduzione di un monitoraggio. In precedenza, i membri della commissione incaricata dell’esame preliminare non erano stati favorevoli a una nuova discussione sulla questione. Infatti, era già stata trattata in modo approfondito una decina di anni fa, quando le organizzazioni per l’assistenza al suicidio praticavano in appartamenti privati. Nonostante lo scarso entusiasmo del Consiglio degli Stati, la mozione è stata trasmessa al Consiglio nazionale. Ma la camera bassa si è mostrata ancora meno entusiasta e, allineandosi al parere della propria commissione incaricata dell’esame preliminare, ha respinto la mozione. Un motivo decisivo per il rifiuto è stato che il valore aggiunto dei dati statistici non giustifica i costi del monitoraggio, in un momento di tagli al bilancio. Sembra quindi facile ignorare una richiesta ragionevole adducendo la mancanza di risorse finanziarie. ARTISET deplora un simile atteggiamento, poiché, anche se è certamente opportuno esercitare prudenza di fronte a una questione controversa come il suicidio assistito, il contesto attuale non è più lo stesso di dieci anni fa.
25.046 OCF «Legge sulla formazione professionale, LFPr. Modifica»
L’intenzione di aumentare l’attrattiva della formazione superiore attraverso misure concrete, come l’introduzione dell’inglese come lingua d’esame, è certamente lodevole. Tuttavia, le misure proposte nel quadro della modifica della LFPr non erano tutte pertinenti. In particolare, l’idea di conferire il titolo di «Professional Bachelor» sia ai diplomati dell’esame professionale federale che a quelli delle scuole universitarie professionali dà l’impressione errata di un livello professionale identico. Ciò equivale a svalutare il diploma della formazione professionale superiore. Ma il Consiglio nazionale ha visto le cose in modo diverso e ha approvato la LFPr, compreso il sistema a due livelli per le menzioni supplementari. ARTISET è comunque soddisfatta dei miglioramenti apportati dalla modifica di legge e intende ignorare gli aspetti negativi.
25.4275 Mo. Graf «Promuovere il principio “ambulatoriale prima di stazionario riducendo il contributo dei pazienti nelle cure ambulatoriali»
L’autore ha ritirato la propria mozione in quanto troppo frettolosa. Dovrà essere esaminata in modo approfondito dopo l’introduzione dell’EFAS. Ciò significa che occorre esaminare anche la questione del contributo dei pazienti alle prestazioni di cura di lunga durata (assistenza domiciliare e nelle case di cura medicalizzate). Una simile lungimiranza è lodevole. Oggetto da seguire.
21.403 Iv. Pa. CSEC-N «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna»
La nuova legge federale sul sostegno alla custodia di bambini complementare alla famiglia è ormai cosa fatta. Le ultime divergenze sono state appianate durante la sessione. La legge mira a facilitare l’esercizio di un’attività professionale da parte di entrambi i genitori e a migliorare le pari opportunità dei bambini nel loro percorso scolastico. Il sostegno finanziario per il ricorso alla custodia di bambini complementare alla famiglia mediante strutture adeguate avverrà sotto forma di un contributo salariale specifico a carico dei datori di lavoro e, se del caso, a seconda dei cantoni, anche dei lavoratori. Solo le famiglie con bambini di età inferiore ai nove anni potranno beneficiare di questo sostegno finanziario. Il nuovo dispositivo completerà le eventuali regolamentazioni cantonali già esistenti. Un nuovo strumento, gli accordi programmatici tra Confederazione e cantoni, consentirà di apportare miglioramenti mirati in funzione delle esigenze reali e diverse dei cantoni. Inoltre, è previsto un sostegno finanziario speciale per le famiglie con bambini in situazione di handicap.
25.3430 Mo. CAG-N «Rinunciare al divieto di adozione internazionale»
Come tutti sanno, l’adozione di bambini stranieri ha dato luogo ad abusi. Per questo motivo il Consiglio federale sta elaborando due alternative: la sospensione pura e semplice di qualsiasi adozione internazionale o l’introduzione di restrizioni e controlli più severi. La mozione mirava a precedere il Consiglio federale e a mantenere comunque la possibilità di adozioni internazionali. Nel corso della sessione, il Consiglio degli Stati ha approvato una versione modificata della mozione secondo la quale occorre prendere in considerazione scenari alternativi, che vanno dall’abbandono totale delle adozioni internazionali alla riforma del sistema. In altre parole: tornare al punto di partenza, senza dirlo esplicitamente. Resta da capire perché il Consiglio degli Stati non ha semplicemente respinto la mozione. A causa della sua modifica formale, la proposta è stata rinviata al Consiglio nazionale.
24.3457 Mo. Gredig «Collaborare con l’economia per migliorare l’integrazione professionale delle persone con statuto di protezione S»
Non si fa che parlare della carenza di manodopera e di specialisti. Le misure e le iniziative per integrare nel mercato del lavoro la manodopera potenziale, tra cui anche i rifugiati, sono molteplici. La mozione Gredig si inserisce in tale contesto. Il Consiglio federale ha fatto riferimento ai lavori già in corso per ritenere già liquidata la mozione. Contrariamente al Consiglio nazionale, il Consiglio degli Stati ha condiviso il punto di vista del Consiglio federale e ha respinto la mozione.
24.3736 Mo. Balmer «Strategia nazionale di prevenzione 2040»
In seduta plenaria, l’autrice della mozione ha ritenuto che, nell’ambito dell’elaborazione della strategia auspicata, fosse opportuno esaminare anche le spese della Fondazione Promozione Salute Svizzera. Ciò le era valso un ampio sostegno e il consigliere nazionale Glarner non è stato il meno entusiasta. L’ultimo bastione è così caduto e sia il Consiglio nazionale che il Consiglio degli Stati hanno ora accolto la mozione.
25.026 OCF «No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)». Iniziativa popolare
Dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha raccomandato di respingere l’iniziativa popolare senza presentare un controprogetto. Nemmeno la camera alta ha voluto rischiare la risoluzione dell’accordo di libera circolazione con l’UE. ARTISET condivide questa posizione: l’accettazione dell’iniziativa aggraverebbe inevitabilmente la carenza di personale e di manodopera qualificata nei settori sociale e sanitario, compromettendo così la qualità delle prestazioni fornite alle persone bisognose di assistenza.
25.063 OCF «Misure di sgravio applicabili dal 2027 del budget della Confederazione»
Il programma di sgravio 2027 è stato discusso in seno al Consiglio degli Stati. Esso prevede in particolare misure che incidono negativamente, anche se indirettamente, sugli istituti che si occupano di persone bisognose di assistenza, in particolare nei settori della ricerca e della formazione. Si tratta di un approccio miope, mentre è necessario sviluppare offerte innovative e assicurare il ricambio generazionale attraverso percorsi di formazione adeguati. Tanto più che sarebbe illusorio pensare che i cantoni colmeranno senza difficoltà le lacune create dai tagli ai contributi federali. Il Consiglio degli Stati ha ridotto di oltre un terzo il pacchetto proposto dal Consiglio federale – quasi tre miliardi in meno – e ha approvato misure con un volume di risparmio pari a 5,558 miliardi di franchi. Secondo il calendario previsto, il pacchetto di risparmi sarà esaminato dal Consiglio nazionale nella sessione primaverile 2026 e adottato al termine di questa dal Parlamento.
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